L'Istrioto

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Brevi cenni sulle parlate istriote

 

 

(…) Ula ti veghi?

Ola te jeri?

Ula ti geri?

L’unico caro autoctono

dialeto istro

 e ca solo lo resto

 de le tribù istre

 lo sego.

 

(I fradei del verbo ‘ola’, La Carèdia di Lino Capolicchio 2018, 66).

 

Le parlate istriote o istroromanze sono le uniche parlate autoctone prevenete del territorio (cfr. Filipi 2009, Tamaro 2009) ormai utilizzate da pochi parlanti in sei località della costa sud–occidentale della penisola istriana e precisamente (da nord a sud) a Rovigno (cro. Rovinj), Valle (cro. Bale), Dignano (cro. Vodnjan), Gallesano (cro. Galižana), Fasana (cro. Fažana) e Sissano (cro. Šišan). Si ritiene, però, che in passato fossero diffuse anche in altre località della penisola (si vedano ad es. Cergna 2014, Filipi 2009, Ive 1900). 

Per l’esiguo numero di parlanti, la cui stima approssimativa non supera le duemila unità, tenendo conto anche di coloro che hanno lasciato l’Istria (Cergna 2014, 317), e per la mancanza di trasmissione intergenerazionale in alcune delle località elencante sopra, l’istrioto, nelle sue sei parlate, è classificato a serio rischio d’estinzione (ing. severly endangered) dall’Atlante delle lingue del mondo in pericolo (Moseley 2010). Tra le località in cui è particolarmente a rischio figura Fasana, dove al momento sembrerebbe non ci siano più parlanti. Meno a rischio sarebbe invece a Valle e Gallesano dove è ancora compreso e parlato anche dalle generazioni più giovani. Tuttavia, come rilevato da Buršić-Giudici 2017, 59), l’istrioto ha perso gran numero dei suoi parlanti sia a causa dell’esodo istriano alla fine della I e II guerra mondiale sia per la presenza sul territorio dell’istroveneto, del croato e dell’italiano con cui condivide lo spazio linguistico.

La denominazione istrioto fu coniata dal linguista goriziano Graziadio Isaia Ascoli (1829–1907), mentre istroromanzo fu introdotto da Petar Skok (1881–1956). Sembrerebbe, però, come rilevato nel tempo dai ricercatori (si veda Cergna 2014, 320) che il primo autore a farvi riferimento fu Dante nel suo De vulgari eloquentia, notando quanto l’istrioto fosse diverso dalle parlate friulane e venete: «Su entrambi i lati con quanto vi si attacca, le lingue degli uomini variano: i Siciliani parlano diversamente dagli Apuli, gli Apuli dai Romani […], i Lombardi dai Trevigiani e dai Veneti, questi dagli Aquileiesi e questi dagli Istriani.» (2000, 27-29, in Cergna 2014, 320). 

Benché nel tempo gli studi siano proseguiti, la posizione occupata dall’istrioto nella famiglia delle lingue romanze non è ancora stata chiarita definitivamente. Come sottolinea Filipi (2009) c’è chi da un lato ritiene che fosse affine al dalmatico (ad es. Pavao Tekavčić e Petar Skok) e chi dall’altro sostiene si tratti di una delle parlate arcaiche del veneto (ad es. Matteo Giulio Bartoli, Carlo Tagliavini, Gian Battista Pellegrini, Carlo Battisti). Ad ogni modo, i contributi di diversi linguisti tra cui Mirko Deanović, Žarko Muljačić, Petar Skok, Pavao Tekavčić, Barbara Buršić-Giudici e Goran Filipi sono “a favore dell’originalità e quindi dell’indipendenza dell’istrioto dalle famiglie linguistiche contermini” (cfr. Cergna 2014, 323).

La difficoltà maggiore che si pone a chi si occupa di tale aspetto è rappresentata dalla mancanza di testi antecedenti al XIX secolo. Si riteneva fino a poco tempo fa che il testo più antico conservatoci fossero le versioni dialettali istriane – in dignanese, rovignese e vallese – della Parabola del Figliuol prodigo che il piemontese Giovenale Vegezzi–Ruscalla (1799-1885) raccolse grazie alla collaborazione con Pietro Stancovich, canonico di Barbana e che pubblicò nel 1835 (cf. Buršić-Giudici 2011, Cergna 2010, Muljačić 1991, ecc.), ma recentemente Sandro Cergna è risalito, grazie al suo lavoro di ricerca nell’archivio della biblioteca universitaria di Pola, al sonetto in istrioto dignanese Sul piccato di Martino Fioranti, che daterebbe all’anno 1828, e ad ulteriori tre versioni dello stesso, le prime due delle quali sarebbero attribuibili a Pietro Stancovich, e la terza a Giovanni Andrea Dalla Zonca (si veda Cergna 2015a). Risale invece al 1900 l’opera I dialetti ladino-veneti dell’Istria di Antonio Ive, che rimane ad oggi l’unica descrizione completa delle parlate istriote (cfr. Buršić-Giudici 2017, 60). Tuttavia, nel tempo, diversi ricercatori si sono dedicati allo studio delle parlate istriote e alla raccolta di materiale, soprattutto in ambito lessicale; a questo proposito vanno qui ricordati in primis i preziosi atlanti linguistici di Goran Filipi e Barbara Buršić-Giudici (1998, 2017) e i vocabolari delle parlate istriote: il Vocabolario dignanese – italiano di G. A. Dalla Zonca (Fiume–Trieste, 1978), il Dizionario del dialetto di Valle d’Istria di Domenico Cernecca (Rovigno, 1986) e il Vocabolario del dialetto di Valle d’Istria di Sandro Cergna (Rovigno, 2015a), il Vocabolario del dialetto di Rovigno d’Istria di Antonio e Giovanni Pellizzer (Fiume–Trieste, 1992), il Vocabolario Italiano–Rovignese e Appendice del Vocabolario del dialetto di Rovigno d’Istria 1992-2013 di Libero Benussi (Rovigno, 2013), il Vocabolario del dialetto di Gallesano d’Istria di Maria Balbi e Maria Moscarda Budić (Rovigno–Trieste, 2003) e, infine, la Grammatica del dialetto di Rovigno d’Istria di Libero Benussi (Rovigno, 2015).

Certamente importante, anche a fini documentari, risulta la presenza di una produzione letteraria nelle parlate istriote piuttosto consistente, che se da un lato ci consente di conoscere il passato e le tradizioni dei nostri antenati e dei nostri luoghi, dall’altro si rivela come preziosa testimonianza della parola scritta. Per citare alcuni nomi di autori che negli anni hanno scritto e di altri che tutt’ora scrivono componimenti in versi nelle varietà di istrioto: Libero Benussi (Rovigno, 1946–), Vlado Benussi (Rovigno, 1949-2018), Giusto Curto (Rovigno, 1909–1988), Antonio Gian Giuricin (Rovigno 1923-1997), Eligio (Ligio) Zanini (Rovigno, 1927–1993), Sandro Cergna (Valle, 1970), Romina Floris (Valle, 1972–), Loredana Bogliun (Dignano, 1955–), Mario Bonassin (Dignano, 1938–2018), Lidia Delton (Dignano 1951–2020) e Lino Capolicchio (Gallesano, 1949–). Per un approfondimento si rimanda al prezioso volume di Milani Kruljac e Dobran (2001).

Oggi la Regione Istriana e l’Unione Italiana, congiuntamente con le Comunità degli Italiani dei luoghi in cui si parla istrioto, si impegnano a promuoverne l’uso e la tutela attraverso una serie di progetti e manifestazioni, una delle quali, appunto, è il Festival dell’istrioto, a cui il presente sito è dedicato. Ma andiamo per ordine: il primo progetto in tal senso, denominato DERSII – Documentazione e rivitalizzazione dei sei idiomi istrioti, è stato avviato nell’anno 2013 su iniziativa e con il patrocinio della Regione Istriana e dell’allora Vicepresidente della Regione Viviana Benussi. Autrice e responsabile scientifica del progetto è stata Zvjezdana Vrzić, docente presso le Università di New York e di Fiume, che da diversi anni si occupa di documentazione linguistica e che già da prima era promotrice e autrice del progetto di tutela delle parlate istrorumene (Očuvanje vlaškog i žejanskog jezika, in corso dal 2005). Gli obiettivi del progetto, al quale tutt’ora si lavora, sono come da titolo, la documentazione e la rivitalizzazione dell’idioma nelle sue sei varietà. La raccolta del materiale, da parte dei rappresentanti delle Comunità degli Italiani è avvenuta sotto la supervisione della prof.ssa Vrzić e degli altri docenti e ricercatori che durante i primi anni del progetto hanno tenuto dei corsi estivi di bilinguismo e documentazione linguistica. È stato così raccolto diverso materiale audio e video con parlanti madrelingua delle parlate istriote, successivamente trascritto e tradotto in lingua italiana. È possibile visualizzare parte del materiale sul canale YouTube del progetto: https://www.youtube.com/user/istriotoDERSII/. Negli anni successivi sono poi stati raccolti anche dati sugli usi linguistici e le biografie linguistiche dei parlanti mediante questionari semistrutturati. Attualmente, si sta lavorando alla pubblicazione di materiale didattico per l’insegnamento dell’istrioto rovignese, vallese, dignanese, gallesanese e sissanese ai più giovani. Dal 2013 la Comunità degli Italiani di Sissano promuove e organizza insieme alle altre Comunità degli Italiani e con il supporto dell’Unione Italiana il Festival dell’istrioto.

Le Comunità degli Italiani hanno un ruolo di primo piano nella tutela e nella promozione delle parlate istriote grazie all’impegno profuso dei suoi membri, che da decenni sono impegnati in attività di vario genere, tra cui vanno menzionati i corsi di istrioto per bambini, la pubblicazione di periodici pubblicati annualmente o più volte all’anno e la partecipazione ad altri gruppi artistico-culturali.

Riferimenti bibliografici:

Alighieri, Dante. 2000. De vulgari eloquentia. Milano, Garzanti, 2000.

Balbi, Maria, Budić, Moscarda Maria. 2003. Vocabolario del dialetto di Gallesano d’Istria. Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, XX, Fiume – Trieste, Unione Italiana – Università popolare di Trieste.

Benussi, Libero. 2013. Vocabolario Italiano–Rovignese e Appendice del Vocabolario del dialetto di Rovigno d’Istria 1992–2013. Rovinj–Rovigno, Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno.

Benussi, Libero. 2015. Grammatica del dialetto di Rovigno d’Istria. Rovinj–Rovigno, Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno. 

Buršić-Giudici, Barbara. 20I7. ll dialetto sissanese quasi cent’anni dopo: per uno studio comparativo in diacronia tra l’ALI e la parlata di oggi. In Snežana Gudurić e Biljana Radić Bojanić (a cura di) Jezici i kulture u vremenu i prostoru 6. Novi Sad, Sveučilište u Novom Sadu.

Buršić-Giudici, Barbara. 2011. Complessità linguistiche dell’Istria meridionale: decadenza e mantenimento in contesto plurilingue. In Rita Scotti Jurić e Tarita Štokovac (a cura di) Studi interculturali. Interferenze linguistiche, didattiche e culturali nel territorio istroquarnerino, Galižana–Gallesano, Tiskara Nova, 65–80.

Cergna, Sandro. 2015a. Note sul più antico componimento poetico in dialetto istrioto di Dignano d’Istria, Sul piccato di Martino Fioranti e sulle successive tre varianti. Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, XVL, 647–690. 

Cergna, Sandro. 2015b. Vocabolario del dialetto di Valle d’Istria. Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, 41. Rovinj–Rovigno, Centro di Ricerche Storiche. 

Cergna, Sandro. 2014. L’istrioto. Cenni storici. Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, 44(1), 317–332.

Cergna, Sandro. 2010. Cenni sulla produzione poetica istriota delle origini. Tabula: časopis Filozofskog fakulteta u Puli, 1(8), 34–41.

Cernecca, Domenico. 1986. Dizionario del dialetto di Valle d’Istria. Atti del Centro di Ricerche storiche di Rovigno, VIII. Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume – Università popolare di Trieste.

Dalla Zonca, Giovanni Andrea 1978. Vocabolario dignanese–italiano, a cura di Miho Debeljuh, Trieste–Fiume, Unione degli Italiani dell’Istria e di Fiume – Università popolare di Trieste.

Filipi, Goran, Buršić Giudici, Barbara. 2017. Istriotski lingvistički atlas: drugo, popravljeno i dopunjeno izdanje/Atlante Linguistico Istrioto: seconda edizione riveduta e ampliata/Istriotski lingvistični atlas: druga, popravljena in dopolnjena izdaja. Pula–Pola, Znanstvena udruga Mediteran.

Filipi, Goran. [18.2.2009]. Istrioto (lingua istroromanza).https://www.istrapedia.hr/it/natuknice/1312/istrioto-lingua-istroromanza [ultimo accesso 5.11.2020].

Filipi, Goran, Buršić-Giudici, Barbara. 1998. Istriotski lingvistički atlas/Atlante linguistico istrioto. Pula–Pola: Znanstvena udruga Mediteran.

Ive, Antonio. 1900. I dialetti ladino–veneti dell’Istria: studio. Strasburgo. Consultabile al sito: http://archive.org/stream/idialettiladino00ivegoog#page/n9/mode/2up. [ultimo accesso 11.2020].

Milani, Nelida, Dobran, Roberto (a cura di). 2010. Le parole rimaste. Storia della letteratura italiana dell’Istria e del Quarnero nella seconda metà del Novecento, vol. I, Pola – Fiume, Pietas Iulia – EDIT. 

Moseley, Christopher (ed.). 2010. Atlas of the World’s Languages in Danger, 3rd edn. Paris, UNESCO Publishing. 

Muljačić, Žarko. 1991. Sullo status linguistico dell’istrioto medievale. Linguistica 31(1), 155–170.

Pellizzer, Antonio, Pellizzer, Giovanni. 1992. Vocabolario del dialetto di Rovigno d’Istria. Atti del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, X. Rovinj–Rovigno, Centro di Ricerche Storiche di Rovigno.

Tamaro, Sandra. 2009. L’influsso della lingua italiana e dei dialetti romanzi sulle parlate ciacave dell’Istria, in Bianca Maria Da Rif (a cura di), Civiltà italiana e geografie d’Europa, Atti del XIX Congresso A.I.S.L.L.I. Trieste, Edizioni Università di Trieste, 300–302.

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